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Grazie Francesca Lagrotteria...

E tu manchi, ogni giorno come se fosse stato ieri il giorno in cui ti ho sentito l'ultima e sei presente come se ci fossimo appena visti.
Manchi nei giorni in cui piove perché tu avresti trovato nella pioggia le note giuste per scrivere le tue poesie...e manchi nei giorni di sole perché avresti fatto in modo che fosse un giorno ancor più pieno d'amore.
Manchi oggi come mi sei mancato ieri e come mi mancherai domani.
Manchi ogni qual volta ascolto una canzone che mi ricorda te , manchi ogni qual volta succede qualcosa e avrei voglia di parlartene.
Ma tu ci sei, ogni qual volta guardo il mare infinito, ogni qual volta alzo la testa e osservo il cielo immenso. Tu ci sei in ogni giorno di vita vissuto, sei nel sorriso sulla mia bocca, sei in ogni smorfia allo specchio che anche tu avresti fatto prima di uscire da casa...
Tu ci sei nei giorni in cui c'è da mettersi in discussione e ci sei in ogni singolo giorno di vita vissuto...perché ho scelto di vivere anche per te. Tu che questa vita l'hai amata e l'hai tenuta stretta a te finché le tue forze te l'hanno consentito..tu che hai urlato a tutti la tua rabbia perché volevi vivere.
Tu che non ti sei mai fermato, tu che quando non hai potuto correre, camminavi piano e quando non potevi camminare volavi alto attraverso una matita o una penna in mano o la musica nella orecchie.
Tu non sarai mai archiviato perché sei nella vita di chi ha avuto la fortuna di esserci nella tua..tu che come un uragano coinvolgevi tutti.
Tu che hai fatto innamorare milioni di cuori...
Tu con il tuo sorriso che toglieva il fiato..
Tu che ti sei fatto volere bene da tutti sempre, con la tua educazione e la tua purezza d'animo. ..
Tu che hai unito persone con la tua presenza...
Tu sei il miracolo nella vita di chi ti ha conosciuto..
Per tutte queste ragioni non sarai mai archiviato. ..
Perché in un giorno qualunque. .ci sarà qualcuno che come me oggi, racconterà di te.
Tu ci sei e io ti sento.
Ti voglio bene Dj

Postato il 15-Jul-2024 alle 15:48:51 • Rispondi
• Auguri Franci... (da: Tua FeRNy)


Caro Francesco,

nel giorno dei tuoi 37 anni voglio affidare al mare alcune semplici parole che tu possa vedere dal cielo in cui ora abiti.
Sono sicuro che in queste belle serate d’estate, quasi ogni giorno torni a volare su quest’acqua, su questo Stretto su cui hai vissuto, giocato, amato, urlato la tua insostenibile voglia di vivere.
No, Francesco, non è finita. La vita è solo cominciata, cominciata solo adesso, perché questa che noi viviamo è troppo fragile, troppo povera in confronto a quello che sarà, a quello che ora sei.
E’ strano. Non ti ho conosciuto, non sei stato parte di quella variopinta nuvola dei miei 180 alunni. Eppure, è come se tu fossi l’unico vero alunno, forse perché puoi essermi maestro, e lo sei stato. L’alunno con cui avrei voluto dialogare, come faccio adesso, delle cose più importanti: della vita, della morte, del dolore e dell’amore, di tutto ciò che fa parte di questo strano mare che è la realtà che ci circonda, che ci distrae, a volte, quando ne percepiamo solo gli aspetti più superficiali.
Tu, che nel tuo viaggio sei andato oltre il mare ed il cielo; tu, che hai incontrato quel sole che hai invocato; tu, che hai sofferto le pene più grandi del tuo piccolo corpo; tu, Francesco, aiutaci non tanto a capire, quanto ad accogliere il mistero che ci sovrasta.
Con fiducia, non con disperazione; con speranza, senza rancore. Vieni tra noi come un angelo, quando si fa sera: portaci le carezze degli angeli e, nel tuo sguardo e nel tuo sorriso luminoso, un raggio del volto di Dio che ci sorride.
Vieni dalla tua mamma e donale la forza di attendere, con la lampada accesa, il giorno del vostro nuovo incontro, il giorno in cui vi abbraccerete, come si abbraccia qualcuno partito per un viaggio. Sarà più di un ritorno; sarà incontrarti iniziando un nuovo viaggio. Sarà una vita fatta di cose nuove che per ora non riusciamo nemmeno ad immaginare. Forse un riflesso di tutto questo ce lo dà il mare. Il mare, ora calmo ora rabbioso, ma che in certi istanti diventa come uno specchio.
A lui, al mare, affido queste righe, ricordo e memoria viva di Francesco La Fauci, ragazzo che oggi avrebbe fatto trentasei anni, e che li ha compiuti in cielo.
Gli angeli hanno fatto a gara per spegnere le candeline con lui, con un colpo d’ala. Come per un colpo d’ala lui se n’è andato via, ma ci ha lasciato delle orme da seguire.
Le candeline, in cielo, non si spengono, le luci della festa restano accese, il vestito festivo non si toglie più. Lui brilla lassù, come una stella: guardatelo, mamma e papà di Francesco, guardate il vostro figlio lassù… splende di luce accecante…

Gabriele BLUNDO CANTO



(Il 15.07.2005, Francesco avrebbe compiuto 18 anni.
Per la sua festa è stato organizzato un falò sulla spiaggia e tanti messaggi chiusi dentro una bottiglia sono stati buttati nelle acque d’Italia.
Una bottiglia è stata ritrovata nella riserva naturale Isola Bella di Taormina da Silvia Torrisi che gentilmente me l’ha spedita.)

Postato il 15-Jul-2024 alle 15:30:49 • Rispondi
• Auguri ;-) (da: Rocco)
Auguri Cugino!!! Buon Compleanno ;-)
Postato il 15-Jul-2024 alle 12:22:04 • Rispondi

RE: Auguri ;-) (da: Tua FeRNy)

Grazie cugino...
Risposta del 15-Jul-2024 alle 15:28:39 • Rispondi
• Bene grazie... (da: Tua FeRNy)

E ogni volta che mi chiedono..
“come stai?”
Rispondo sempre “bene grazie”, perché penso sia inutile spiegare come sto veramente..
Postato il 16-Jun-2024 alle 9:40:39 • Rispondi
• Semplicemente... (da: Tua FeRNy)

Un figlio dopo la morte del Padre, mette la madre in una casa di riposo, e va a fargli visita ogni tanto. Un giorno riceve una chiamata dalla casa di riposo, dicendogli che la mamma stava morendo. Arrivato, chiese a sua madre: "Cosa vuoi che faccia per te, mamma?"
Triste la mamma risponde:
"Voglio che fai mettere i ventilatori nell'ospizio, perché non ci sono e il calore è insopportabile. Voglio che compri anche dei frigoriferi, così il cibo non si rovinerà. Molte notti sono andata a letto senza aver mangiato niente."
Il figlio sorpreso risponde:
"Ma ora mi stai chiedendo queste cose mentre stai morendo? Perché non me lo hai mai detto prima?"
La madre rispose triste:
"Io mi sono abituata a convivere con la fame e il caldo, ma la mia paura è che tu non possa abituarti quando i tuoi figli non si prenderanno più cura di te e ti manderanno qui, quando sarai vecchio!"

Autore sconosciuto

Postato il 15-Jun-2024 alle 12:14:59 • Rispondi
• Le cose belle della vita... (da: Tua FeRNy)

Un giorno un ragazzo chiese al vecchio saggio del paese quale fosse la cosa più forte.
Il saggio dopo qualche minuto gli rispose:
“Le cose più forti al mondo sono nove:
Il ferro è più forte, ma il fuoco lo fonde.
Il fuoco è forte, ma l’acqua lo spegne.
L’acqua è forte ma nelle nuvole evapora.
Le nuvole sono forti ma il vento le disperde.
Il vento è pure esso forte ma la montagna lo ferma.
La montagna è forte, ma l’uomo la conquista.
L’uomo è forte ma purtroppo la morte lo vince”.
“Allora è la morte la più forte!”
– lo interruppe il ragazzo –
“No” – continuò il vecchio saggio –
“l’amore… sopravvive alla morte!”

Cit.

Postato il 13-Jun-2024 alle 12:34:22 • Rispondi