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Sono stanca...
Non vorrei più andare avanti ma al momento non posso mollare
Ci andrebbero di mezzo delle anime che non hanno colpa, che ci sono state
Tanto prima o poi finirà

Postato il 5-Mar-2024 alle 17:11:36 • Rispondi
• Intervista... (da: Tua FeRNy)

"I miei figli sono tutti e quattro qui, sono tutti e quattro vivi anche se uno non c'è più. Arrigo è un meraviglioso ragazzo, un poeta straordinario. Però c'è stato un problema, che il mondo
non si meritava uno bello come lui. Se lo doveva meritare, non era lui che doveva meritarsi il mondo, era il mondo che doveva meritarsi lui. E un certo giorno se n'è andato, se n'è andato perché il mondo non era roba sua, ma per me è sempre qui"

Roberto Vecchioni
Postato il 26-Feb-2024 alle 17:16:57 • Rispondi
• Amazzoni e valchirie contro il cancro... (da: Tua FeRNy)

C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione. E anche all’amore perduto. Se la morte ce lo porta via rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli… Ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza. La memoria. Essa diviene tua compagna. Tu l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no.

(Mitch Albom)
Postato il 12-Feb-2024 alle 8:35:18 • Rispondi
• Grazie Giovanni ALLEVI... (da: Tua FeRNy)

Giovanni Allevi, il discorso completo a Sanremo 2024

Giovanni Allevi commuove il Festival di Sanremo 2024. A due anni dalla malattia, il Maestro torna per la prima volta a suonare il pianoforte al Teatro Ariston, ospite speciale della seconda serata di ieri sera..

“All’improvviso mi è crollato tutto. Non suono più il pianoforte davanti al pubblico da due anni. Nel mio ultimo concerto alla Konzerthaus di Vienna il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello. E non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima. Ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39, per un anno consecutivo.
Ho perso molto: il mio lavoro, i miei capelli, le mie certezze. Ma non la speranza e la voglia di immaginare. Era come se il dolore mi porgesse anche degli inaspettati doni. Quali? Vi faccio un esempio. Non molto tempo fa, prima che accadesse tutto questo, durante un concerto in un teatro pieno ho notato una poltrona vuota. Come una poltrona vuota? Mi sono sentito mancare. Eppure, quando ero agli inizi, per molto tempo ho fatto concerti davanti a un pubblico di 15, 20 persone, ed ero felicissimo. Oggi, dopo la malattia, non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone. I numeri non contano perché ogni individuo è unico, irripetibile e a suo modo infinito.
Un altro dono è la gratitudine nei confronti della bellezza del creato. Non si contano le albe e i tramonti che ho ammirato da quelle stanze dell’ospedale. Il rosso dell’alba è diverso dal rosso del tramonto e se ci sono le nuvolette è ancora più bello. Un altro dono è la gratitudine per la competenza dei medici, degli infermieri, di tutto il personale ospedaliero. La riconoscenza per la ricerca scientifica, senza la quale non sarei qui a parlarvi. La riconoscenza per il sostegno che ricevo dalla mia famiglia, per la forza che ricevo dagli altri pazienti. Li chiamo guerrieri, e lo sono anche i loro familiari e i genitori dei piccoli guerrieri. I veri guerrieri sono i genitori dei piccoli pazienti. Ho portato queste anime con me sul palco. Facciamo loro un applauso.
Quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più. Io sono quel che sono, noi siamo quel che siamo. E come intuisce Kant, il cielo stellato può continuare a volteggiare nelle sue orbite perfette, io posso essere immerso in una condizione di continuo mutamento, eppure sento che in me c’è qualcosa che permane ed è ragionevole pensare che permarrà in eterno. Io sono quel che sono. Voglio andare fino in fondo a questo pensiero. Voglio accettare il nuovo Giovanni, vado?”

(Giovanni Allevi)
Postato il 9-Feb-2024 alle 20:18:45 • Rispondi
• Il colore dei pensieri... (da: Tua FeRNy)

Quando due anime hanno deciso di abbracciarsi, per certi amori non esistono distanze.

Alex Pramix
Postato il 1-Feb-2024 alle 7:59:35 • Rispondi
• Le vie della luce... (da: Tua FeRNy)

Un giorno capirai
che l’odio sporca chi lo prova
e non sempre l’amore salva.
Che cercare di andare d’accordo con tutti, spesso, vuol dire svendersi
e che la vera libertà è non avere bisogno di nascondersi.
Capirai che c’è più forza in una lacrima lasciata cadere senza vergogna,
che in un pugno o in una voce che urla.
Che il vero potere non sta nei tacchi o nella cravatta che indossi,
ma nelle mani che stringi e nei cuori in cui resti.
Capirai che nelle piccole cose si cela l’immenso e che, a volte,
ciò che brilla è un semplice pezzo di vetro.
Capirai che in tutto può esserci un senso,
se sai cercarti dentro ogni gesto;
che le cose al buio non smettono di esistere,
ma per guardarle dovrai chiudere gli occhi e respirare.
Un giorno capirai
e ti ritroverai a sorridere senza motivo,
perché in quel giorno qualunque,
finalmente,
ti amerai.

Margherita Roncone
Postato il 25-Jan-2024 alle 6:29:40 • Rispondi